Il 19 marzo il presidente statunitense Donald Trump ha suggerito, nel corso di un colloquio telefonico con il suo collega ucraino Volodymyr Zelenskyj, che gli Stati Uniti “prendano possesso” delle centrali elettriche ucraine, aggiungendo che “questo costituirebbe la migliore protezione possibile”.

Intanto, il 20 marzo i capi di stato maggiore di una trentina di paesi pronti a contribuire alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina si riuniranno a Londra per discutere di un piano di mantenimento della pace in caso di cessate il fuoco con la Russia.

Lo stesso giorno la guerra in Ucraina e la difesa europea saranno al centro di un vertice dell’Unione europea a Bruxelles.

Durante la telefonata con Trump, il presidente ucraino si è detto pronto a sospendere gli attacchi alle infrastrutture energetiche e civili in Russia, dopo che il presidente russo Vladimir Putin aveva accettato di non colpire per trenta giorni le infrastrutture energetiche dell’Ucraina.

“Potrebbe essere un primo passo verso la fine della guerra”, ha affermato Zelenskyj sul social network X.

Secondo il presidente ucraino, durante la conversazione si è parlato “di un’unica centrale ucraina, che è attualmente sotto occupazione russa”, cioè la centrale nucleare di Zaporižžja, nel sudest del paese.

I toni sembrano essersi notevolmente ammorbiditi rispetto all’aperta ostilità con cui Trump aveva accolto di recente Zelenskyj alla Casa Bianca.

“Il presidente ha avuto una telefonata fantastica con Zelenskyj”, ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.

“Zelenskyj ha chiesto dei sistemi di difesa antiaerea e il presidente si è mostrato disponibile a verificarne la disponibilità, soprattutto in Europa”, ha aggiunto.

Trump non ha fornito dettagli sul suo sorprendente piano per le centrali ucraine, che però rispecchia il modo in cui ama affrontare le questioni diplomatiche, cioè come transazioni commerciali.

Nei prossimi giorni sono previsti nuovi colloqui in Arabia Saudita tra delegazioni di Stati Uniti e Russia e di Stati Uniti e Ucraina.

Intanto, nella notte tra il 19 e il 20 marzo l’esercito russo ha condotto attacchi in Ucraina con 171 droni, ha affermato l’aeronautica militare ucraina, che ha precisato di averne abbattuti 75.