Il 28 marzo il primo ministro laburista Anthony Albanese ha annunciato che le elezioni legislative si svolgeranno il 3 maggio. Il voto sarà incentrato sulla crisi climatica, sull’energia nucleare e sugli alti prezzi delle case.
Dopo quasi dieci anni all’opposizione, il Partito laburista australiano era arrivato al governo nel 2022, sostituendo l’impopolare esecutivo conservatore guidato da Scott Morrison.
Ma in questi anni il programma economico di Albanese, 62 anni, non ha convinto del tutto gli australiani e l’entusiasmo iniziale si è un po’ spento.
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Secondo i sondaggi, Albanese è attualmente testa a testa con il conservatore Peter Dutton, 54 anni, un ex ispettore di polizia fautore della linea dura sull’immigrazione e del rilancio dell’energia nucleare.
Gli elettori dovranno scegliere tra due candidati con idee opposte sulla crisi climatica e sulla riduzione delle emissioni.
Il governo Albanese ha avviato l’Australia sulla strada della decarbonizzazione, mettendo le basi di un futuro in cui la produzione di minerale di ferro e l’esportazione di carbone non domineranno più la sua economia.
Lo slogan elettorale di Albanese è “Costruire il futuro dell’Australia”, con un programma che prevede sussidi per le energie rinnovabili e l’industria verde.
Dutton, il cui slogan è “Rimettere in carreggiata l’Australia”, vorrebbe invece cancellare i piani di riduzione delle emissioni.
Il candidato conservatore propone un progetto da quasi duecento miliardi di euro per la costruzione di sette reattori nucleari, in modo da non dover puntare sulle rinnovabili per la produzione di energia.
Tra le preoccupazioni principali degli elettori ci sono anche gli alti prezzi delle case. La città di Sydney è attualmente al secondo posto nella classifica delle città meno accessibili al mondo, preceduta solo da Hong Kong.
Negli ultimi tre anni il governo laburista ha rimesso sotto controllo l’inflazione, passata dal 7,8 per cento del 2022 al 2,4 per cento del dicembre 2024, ma molte famiglie sono ancora in difficoltà per gli alti prezzi di cibo, benzina ed elettricità.
In materia di politica estera, difesa e sicurezza nazionale, le posizioni dei due candidati non sono molte diverse, anche se Dutton è favorevole alla linea dura con la Cina.