Il 10 aprile il Sudan ha accusato gli Emirati Arabi Uniti davanti alla Corte internazionale di giustizia (Cig) di sostenere i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf) nella guerra civile in corso dall’aprile 2023, “alimentando di fatto un genocidio nel Darfur”.

Secondo Khartoum, gli Emirati Arabi Uniti si sono resi colpevoli di “complicità nel genocidio della comunità masalit”.

“Il sostegno fornito dagli Emirati Arabi Uniti alle Rsf e alle milizie alleate rimane la principale causa del genocidio condotto tramite omicidi, stupri, trasferimenti forzati e saccheggi”, ha dichiarato durante la prima udienza Muawia Osman, il ministro della giustizia ad interim sudanese.

Il Sudan vorrebbe che la Cig ordinasse agli Emirati Arabi Uniti di cessare il presunto sostegno alle Rsf e di pagare un risarcimento.

Reem Ketait, un’alta funzionaria degli Emirati Arabi Uniti, ha definito le accuse “totalmente prive di fondamento giuridico o fattuale”, denunciando un “esempio lampante di uso distorto della giustizia internazionale”.

“Quello di cui il Sudan ha bisogno non è certo questo, ma un cessate il fuoco immediato e un serio impegno delle parti a negoziare una soluzione pacifica”, ha aggiunto Ketait.

Il 9 aprile gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita avevano invitato l’esercito sudanese e le Rsf a riprendere i colloqui di pace.

Secondo alcuni giuristi, la Cig potrebbe dichiararsi incompetente. Al momento di firmare la convenzione sul genocidio, gli Emirati Arabi Uniti l’avevano fatto esprimendo una riserva su una clausola riguardante i procedimenti giudiziari alla Cig.

Le decisioni della Cig, il più alto tribunale delle Nazioni Unite, sono vincolanti, ma la corte non ha i mezzi per farle rispettare.

Nel 2022 la Cig aveva ordinato alla Russia di mettere fine all’invasione dell’Ucraina.

La guerra civile in Sudan tra l’esercito, guidato dal capo della giunta militare Abdel Fattah al Burhan, e le Rsf, guidate da Mohamed Hamdan Dagalo, ha causato decine di migliaia di morti e più di dodici milioni di sfollati. La crisi umanitaria in corso è una delle più gravi della storia recente.

Sia l’esercito sia le Rsf sono accusate di crimini di guerra per aver deliberatamente preso di mira i civili e bloccato gli aiuti umanitari.

Nel Darfur, nell’ovest del Sudan, si sono verificate alcune delle peggiori atrocità del conflitto, tra cui bombardamenti di aree residenziali, attacchi a campi di sfollati e violenze etniche sistematiche.