Nella notte del 2 dicembre 1984, a Bhopal, in India, un incidente nello stabilimento di pesticidi dell’azienda statunitense Union Carbide provocò una fuoriuscita di isocianato di metile.

Una nuvola di veleno avvolse la città intossicando gli abitanti, causando migliaia di morti in poco tempo. Trent’anni dopo uno dei più gravi incidenti industriali del mondo, la vita dei cittadini di Bhopal rimane in pericolo. L’impianto della Union Carbide è in rovina e ricoperto di vegetazione, ma migliaia di tonnellate di rifiuti pericolosi si infiltrano nelle falde acquifere inquinando l’acqua e il suolo.

La Union Carbide è stata comprata dalla Dow Chemical nel 2001, ma ha negato a lungo la propria responsabilità sulle conseguenze di lungo periodo dell’incidente, affermando che il governo indiano ha preso controllo del sito nel 1998.

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