Inserita dall’Unesco tra i luoghi patrimonio dell’umanità, l’aerea archeologica di Palmyra, l’antica città a 250 chilometri da Damasco, rischia di essere distrutta dal gruppo Stato islamico, che ne ha preso il controllo in seguito a violenti scontri con le forze governative. Palmyra è uno dei più antichi e importanti siti storici siriani, citata già nel duemila avanti Cristo da testi assiri, come un centro cruciale per le carovane dirette a oriente, che facevano tappa in questa oasi nel deserto siriano.
La città fu annessa alla provincia romana della Siria nel 19 dopo Cristo: lungo i secoli, la sua architettura ha unito elementi greco-romani a elementi locali e persiani, formando uno stile del tutto originale. I suoi teatri, templi e strade romane costituiscono un patrimonio tra i più belli del Medio Oriente.
Il responsabile dei siti archeologici siriani ha annunciato che centinaia di statue sono già state trasportate lontano da Palmyra per essere messe in salvo, ma molti altri resti sono troppo grandi per essere portati via.
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