Lo scrittore congolese Alain Mabanckou, nato a Pointe-Noire nel 1966, è una delle voci più rappresentative della letteratura africana di oggi. Dopo aver vissuto a lungo in Francia, si è trasferito a Los Angeles per insegnare letteratura francofona alla Ucla. I suoi libri, che hanno ricevuto numerosi premi, sono ambientati tra il Congo e Parigi, e si caratterizzano per un uso creativo e originale della lingua francese che viene arricchita, come spiega lo scrittore in quest’intervista, da “un ritmo africano”.
All’inizio di luglio Mabanckou era in Italia perché candidato al premio Strega europeo con il libro Pezzi di vetro, pubblicato quest’anno dalla casa editrice 66thand2nd in una nuova edizione, a dieci anni esatti dalla prima uscita del libro in Francia.
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