Si è tenuta ieri in Norvegia la cerimonia commemorativa per le vittime della strage sull’isola di Utøya, avvenuta il 22 luglio 2011 e nella quale sono morte 69 persone. La strage fu compiuta da Anders Behring Breivik, un norvegese di 32 anni simpatizzante dell’estrema destra.
La mattina del 22 luglio Breivik parcheggiò un furgone carico di esplosivo davanti alla sede del governo, a Oslo. Nell’esplosione, avvenuta nel primo pomeriggio, morirono otto persone.
Dopo il primo attentato, vestito con un’uniforme simile a quella della polizia, armato e con documenti falsi, Breivik si diresse verso l’isola di Utøya, a 40 chilometri da Oslo, dove era in corso il campo estivo dell’organizzazione giovanile del Partito laburista. Sull’isola uccise a colpi di arma da fuoco 67 persone e ne ferì 110. Altre due persone morirono cercando di sfuggire all’attacco.
Le vittime avevano tutte tra i 14 e i 23 anni. Il 24 agosto 2012 Breivik è stato condannato a 21 anni di carcere, prorogabili, la pena più alta prevista dalla legge norvegese.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it