Il 7 marzo a Ben Gardane, città tunisina al confine con la Libia, c’è stato uno scontro a fuoco tra miliziani e forze di sicurezza, dopo che un gruppo di jihadisti ha attaccato una caserma, un commissariato e un posto di blocco della guardia nazionale.
Lo scontro ha causato 55 morti, tra cui 36 miliziani, 12 membri delle forze dell’ordine e sette civili. Altre 18 persone sono state ferite. Il primo ministro tunisino Habib Essid ha dichiarato che i jihadisti erano circa cinquanta, sette di loro sono stati arrestati. Le autorità tunisine hanno imposto il coprifuoco notturno nella città di Ben Gardane e hanno chiuso la frontiera con la Libia.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it