“Di solito la prima cosa a congelarsi sono le dita. Ho già avuto un paziente a cui sono state amputate due falangi di una mano”. Il pediatra di origini siriane Yasser Mohamad Hawari vive e lavora a Belgrado dove aiuta e cura i migranti che vivono in condizioni difficili in un deposito.

In Serbia ci sono circa ottomila profughi, l’80 per cento dei quali vive in strutture informali. Nel deposito dove presta servizio il dottor Hawari, i migranti affrontano ogni giorno le temperature rigide di Belgrado, che spesso arrivano a venti gradi sotto zero. Il reportage di Cosimo Caridi e Stefano Bertolino.

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