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Life of the law è un podcast non profit che racconta come la cronaca giudiziaria che consumiamo velocemente nei notiziari o sui giornali si riversi sulle vite delle persone coinvolte e ne modifichi in maniera radicale il percorso. Fa parte di Panoply, il network di podcast di Slate.

Nell’episodio Outside the walls, Troy Williams racconta il suo primo anno di libertà dopo una sentenza che lo ha condannato a vent’anni di carcere nel penitenziario di San Quintino. Durante la detenzione Troy ha incontrato una volontaria: si sono innamorati e sposati, ma senza mai violare le regole imposte ai detenuti.

L’uscita dal carcere con la condizionale è l’occasione per Tory e la moglie di cominciare a realizzare insieme tutto quello su cui avevano fantasticato. Troy, che nel suo periodo in carcere si è specializzato nella produzione audiovisiva, ogni tanto accende il registratore. Dopo un anno riascolta le sue registrazioni e racconta al microfono quanto tutto sia andato in modo molto diverso da come l’aveva immaginato.

Che cosa ascoltare. L’episodio è confezionato da Kaitlin Prest (creatrice di The heart e ospite del Festival Internazionale a Ferrara) che prende le ore di registrazioni grezze di Troy Williams e ne ricava un condensato di 25 minuti in cui i due livelli di ascolto – registrazioni sporche e commento “pulito” fuori campo – raccolgono frammenti di quotidianità che si espandono e si contraggono non a seconda della storia o dello scorrere cronologico del tempo, ma della complessità degli ostacoli che i protagonisti incontrano durante questo percorso di adattamento.

Sono parentesi in cui Troy si deve fermare per costruirsi tutti quei riferimenti che gli mancano per capire come muoversi nel mondo, un mondo nuovo nel quale è stato catapultato dopo vent’anni di carcere.

Anche se la tecnica del diario è molto usata nell’ambito del documentario sonoro narrativo, in questo caso l’elemento nuovo e interessante da scoprire è come un anno di vita non si risolva in una lista di piccoli eventi da calendario, ma in un grumo di momenti tanto brevi quanto difficili da superare, che necessitano di tempo per essere esplorati, saltando invece intere porzioni di anno nelle quali si ha la sensazione che tutto sia andato di corsa come una palla lanciata in discesa.

Cosa fare mentre si ascolta. Outside the walls ha bisogno di un ascolto abbastanza attento, sia per la cattiva qualità delle registrazioni originali di Troy Williams, sia perché i protagonisti parlano un inglese-americano con accenti diversi e molto forti.

È gennaio e si è ancora in tempo per fare una lista di buoni propositi per il nuovo anno, magari dandosi degli appuntamenti verso fine estate per vedere se, come succede a Troy Williams, tutto è andato in un’altra direzione. E infine si può andare sul suo sito, che è a sua volta uno dei protagonisti del racconto.

Momento migliore. “I’m moving to a situation where… if I don’t buy food, then I won’t live”.

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