Rana Dasgupta sarà al festival di Internazionale a Ferrara il 7 ottobre con Slavenka Drakulić, Martin Pollack, Ulrike Guérot e Marino Sinibaldi.

In un articolo pubblicato dal Guardian il 5 aprile 2018 (Internazionale 1254) lo scrittore britannico Rana Dasgupta sostiene che dopo decenni di globalizzazione l’attuale sistema politico sia ormai obsoleto. E che il ritorno dei nazionalismi sia una reazione al suo declino.

“La novità più importante della nostra epoca è l’erosione dello stato: la sua incapacità di resistere alle spinte del ventunesimo secolo e la sua catastrofica perdita d’influenza sulla condizione umana. L’autorità politica nazionale è in declino, e siccome non ne conosciamo altre, ci sembra la fine del mondo. Ecco perché oggi è in voga una strana forma di nazionalismo apocalittico. Tuttavia il machismo come stile politico, la costruzione di muri, la xenofobia, il mito e la teoria della razza e le mirabolanti promesse di restaurazione nazionale non sono i rimedi alla crisi, ma i sintomi di una realtà che si sta lentamente rivelando”.

Secondo Dasgupta siamo di fronte a un momento decisivo, in cui è necessario ripensare il modello globale di cittadinanza e di convivenza per affrontare i nuovi nazionalismi. Servono modelli regolamentati ma flessibili. Insomma, una sfida di immaginazione politica che dia vita a un modello di cittadinanza integrato.

Rana Dasgupta sarà al festival di Internazionale a Ferrara il 7 ottobre con Slavenka Drakulić, Martin Pollack, Ulrike Guérot e Marino Sinibaldi.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it