Il giro del mondo a tavola con la stampa internazionale. Inchieste, reportage, ricette, foto e fumetti. In edicola dal 16 aprile, oppure online.
Il nostro modo di mangiare cambia in continuazione e velocemente. È un cambiamento che coinvolge il territorio, la cucina e il nostro corpo. Quello che mangiamo è sempre più spesso una scelta politica e la cultura del cibo non è mai stata così viva e così discussa. Parlare di cibo infatti vuol dire parlare di tradizioni e tendenze ma anche di storia e migrazioni, di salute e ambiente, di razzismo e femminismo, di economia e disuguaglianze. Ed è quello che facciamo in questo numero di Internazionale extra.
Per esempio gli immigrati dell’Asia meridionale che a Londra servono pollo tandoori con birra alla spina confermano che una cultura si trasforma sempre quando entra in contatto con un’altra. Ma succede anche che, in nome della riscoperta di un prodotto artigianale, i bianchi si siano appropriati della tradizione afroamericana nella distillazione del whisky e nella preparazione del barbecue. Le suffragette, che avevano abbracciato il vegetarianismo, oggi probabilmente sarebbero al fianco della giornalista neozelandese Alice Neville che con ironia racconta perché la birra non è una cosa per soli uomini.
L’inchiesta della Zeit denuncia le contraddizioni dello spreco alimentare, il fotografo Chow e l’economista Lin esplorano le scelte alimentari legate alla soglia di povertà nel mondo, mentre la giornalista britannica Rachel Roddy riflette su come scrivere di cucina italiana senza stereotipi. Ma mangiare è anche offrire qualcosa di indimenticabile, come racconta la chef e scrittrice Gabrielle Hamilton celebrando l’arte dell’invito a cena. Per questo vi accompagniamo anche in Azerbaigian, sulle tavole di una cucina ricca ma ancora poco nota, in Israele per carpire i segreti di un panino di origini irachene, in Ruanda per assaporare la magia del pane con la scrittrice Scholastique Mukasonga e a Buenos Aires dove un vecchio rituale può abbattere nuove frontiere. E ancora, in Romania per brindare con un bicchiere di ţuică, in Giappone per mangiare un chazuke con il maestro del fumetto Jirō Taniguchi, nello spazio per provare una bistecca bersagliata con i raggi gamma o in un esperimento condotto dalla giornalista Kate Spicer per capire se micro dosi di lsd possano migliorare le nostre percezioni sul vino.
Quindi apparecchiate la tavola, sistemate le sedie e sfogliate questo Menù lasciandovi guidare dai vostri gusti.
Questo articolo è uscito a pagina 11 di Internazionale extra n. 8, Menù.
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