In Cina il teatro è sempre stato una delle forme di intrattenimento più popolari. La sua diffusione tra il pubblico di ogni classe sociale lo ha reso un modo immediato per raccontare il paese e i suoi mutamenti politici.
Durante la Rivoluzione culturale promossa nel 1966 dalla Repubblica popolare cinese di Mao Zedong, le compagnie teatrali furono sciolte, iniziando una persecuzione degli attori e dei drammaturghi che non appoggiavano il regime. Il Partito comunista approvò solo otto opere, dette appunto “opere modello”, uniche espressioni artistiche permesse in quel periodo. Tutte le trame ruotavano intorno allo stesso concetto: lavoratori che combattono alla ricerca della felicità.
Zhang Yaxin è un fotografo cinese nato nel 1933 ed entrato nell’agenzia fotografica Xinhua nel 1963. Dal 1969 al 1976 è stato il fotografo ufficiale delle opere modello, scelto direttamente dai dirigenti del partito e controllato rigidamente nella sua attività da Jiang Qing, moglie di Mao Zedong. Al tempo in Cina esistevano solo tre fotocamere Hasselblad e a lui è stato concesso di usarne una, oltre che disporre di una quantità illimitata di pellicole a colori. Basta sapere che in un anno, gli altri fotografi cinesi potevano averne solo tre a testa.
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