Il 3 maggio 1913 usciva nelle sale di Mumbai Raja Harishchandra, un film muto e in bianco e nero diretto da Dhundiraj Govind Phalke: era l’alba del cinema indiano.
Cento anni dopo, l’industria cinematografica indiana ha superato il maestro, producendo più di mille film all’anno, contro i 600 di Hollywood, e un giro d’affari di 112,4 miliardi di rupie (1,5 miliardi di euro). Per celebrare il suo secolo di vita, le star di Bollywood sono andate in trasferta al festival di Cannes, dove l’India è l’ospite d’onore di questa edizione.
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