La Galleria Carla Sozzani di Milano dedica una mostra a Berenice Abbott, una delle autrici più importanti della fotografia statunitense del ventesimo secolo.
Nata nel 1898 a Springfield, nell’Ohio, Abbott si iscrisse alla facoltà di giornalismo ma presto si trasferì a New York per dedicarsi alla scultura. Nel 1923 a Parigi incontrò Man Ray che, in cerca di un assistente, le fece scoprire la fotografia e la introdusse nel circolo degli intellettuali e artisti d’avanguardia.
In pochi anni Abbott raggiunse il successo grazie a ritratti di personaggi come James Joyce, Jean Cocteau e il fotografo Eugène Atget, che per lei diventò un maestro. Il suo lavoro più influente resta però Changing New York del 1929, un racconto dei contrasti e dei rapidi cambiamenti della metropoli dopo la Grande depressione segnato da uno stile diretto e audace.
Abbott si dedicò anche alla fotografia di fenomeni scientifici. Dopo essere stata photo editor della rivista Science illustrated, negli anni cinquanta collaborò con il Massachusetts institute of technology, dimostrando come un attento lavoro documentario al servizio della scienza e della ricerca possa raggiungere altissimi livelli artistici.
La mostra sarà aperta dal 10 novembre al 6 gennaio 2014.
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