La città di Soči, che a febbraio ospiterà le Olimpiadi invernali, un tempo era la capitale dei circassi, gli abitanti originari della regione del Caucaso del Nord. Una serie di campagne militari zariste avvenute nel diciannovesimo secolo per estendere l’impero russo causò la morte di molti appartenenti a questo popolo e mise in fuga la maggior parte dei sopravvissuti.
Oggi si stima che il novanta per cento dei circassi (dai cinque agli otto milioni di persone) viva in esilio, in Arabia Saudita, Giordania, Siria, Turchia, Israele, Canada, Germania e Stati Uniti. Nel corso degli anni i circassi hanno chiesto che le deportazioni, le espulsioni e le uccisioni subite vengano riconosciute come genocidio e hanno condotto una campagna contro le Olimpiadi invernali di Soči, che offenderebbero la loro storia e i resti dei loro antenati.
Qualche mese fa una delegazione di circassi si è recata nel Caucaso del Nord per visitare i luoghi legati a questo popolo.
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