Uno dei risultati dei negoziati di pace sulla Siria in corso in Svizzera tra ribelli e governo, è l’accordo per la creazione di un corridoio umanitario per gli abitanti di Homs, la città siriana, roccaforte dei ribelli, assediata dall’esercito dal 2012.
Lakhdar Brahimi, l’inviato speciale delle Nazioni Unite e della Lega araba, sperava di poter mandare subito un convoglio umanitario a Homs, ma per ora non è stato ancora fissato nessun piano. La delegazione del governo di Damasco accusa i ribelli di aver impedito finora la fuga dei civili: sarebbe quindi disposto a concedere a donne e bambini di lasciare liberamente la città, mentre degli uomini adulti chiede una lista.
Nella guerra civile siriana sono morte più di 100mila persone dal 2011 e 9,5 milioni di persone sono state costrette a lasciare le loro case.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it