Il 7 febbraio cominciano a Soči, in Russia, le Olimpiadi invernali. I paesi partecipanti sono 46 e fino al 23 febbraio si sfideranno in 98 competizioni per quindici discipline. Alcune gare, come il salto con gli sci femminile, le gare a squadre nel pattinaggio di figura e nello slittino, e nuove specialità nel freestyle, debuttano in questa edizione.

La scelta di Soči non ha convinto molti, sia per il clima (è uno dei pochi posti in Russia dove la neve è scarsa), sia per il fatto che confina con il Caucaso del nord, dove da vent’anni è in corso una guerra civile (per garantire la sicurezza saranno impiegati 40mila uomini armati tra agenti della polizia e guardie). Inoltre i giochi invernali in Russia, dove le minoranze sessuali subiscono discriminazioni e violenze, sono contestati da associazioni per la difesa dei diritti civili, che per il 5 febbraio hanno organizzato manifestazioni di protesta in 19 città del mondo.

Con undici nuove strutture e un costo complessivo stimato di 51 miliardi di dollari (cioè oltre il doppio di quelle di Londra e circa una cinque miliardi in più di quelle di Pechino), queste sono le olimpiadi più care della storia. L’agenzia di rating Moody ha dichiarato però che i giochi non dovrebbero rappresentare una grande spinta economica per la Russia, come invece sperava Putin.

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