Da giorni l’ovest della Slovenia è attraversato da un’ondata di freddo che ha trasformato la pioggia caduta in ghiaccio. Circa 50mila case sono rimaste isolate e secondo le autorità quasi metà dei boschi sloveni (5mila chilometri quadrati) è stata danneggiata.

La città più colpita è Postojna, capoluogo della regione di Notranjska. Qui il ghiaccio ha coperto strade, edifici, distributori di benzina, sportelli automatici. I tralicci dell’elettricità e quelli telefonici sono stati trascinati giù dal peso del ghiaccio; le banche, gli uffici postali e la stazione dei treni sono chiusi. In città è stata aperta un’unità di crisi per accogliere le persone che dal 30 gennaio sono rimaste senza riscaldamento ed elettricità, mentre pompieri e guardie forestali sono al lavoro per togliere gli alberi caduti dalle strade.

Il 5 febbraio il governo sloveno ha tagliato le imposte sul diesel per permettere alle macchine agricole e forestali di affrontare l’emergenza, anche se per riparare i danni ci potrebbero volere settimane o mesi. In questi mesi la Slovenia, che conta due milioni di abitanti, sta attraversando anche la peggiore crisi economica degli ultimi vent’anni.

Le foto sono state scattate a Postojna.

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