Continua per il quarto giorno consecutivo l’evacuazione di Homs, la terza città della Siria, roccaforte dei ribelli, assediata dall’esercito da più di 600 giorni.

A partire dal 7 febbraio circa 700 civili hanno lasciato le loro case, scortati da operatori umanitari delle Nazioni Unite e della Croce rossa internazionale. L’8 febbraio la tregua è stata interrotta da alcuni scontri a fuoco in cui sono stati feriti quattro operatori umanitari e sono morte cinque persone. Le diverse fazioni si accusano a vicenda delle violenze.

Gli abitanti di Homs, sotto assedio, hanno vissuto per mesi con cibo razionato e senza accesso ai medicinali. Il governatore di Homs ha chiesto di estendere la tregua per alti tre giorni per permettere a tutti quelli che vogliono lasciare la città di farlo, senza rischiare la vita.

Da quando la guerra è cominciata in Siria, nel 2011, sono morti centomila civili e 9,5 milioni di persone sono state costrette a lasciare le loro case.

Il 10 febbraio sono ripresi intanto a Ginevra i colloqui di pace tra governo siriano e opposizione.

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