Washington potrebbe aprire un tavolo di discussione con l’Iran per affrontare la questione della sicurezza in Iraq.
Iran e Stati Uniti sono nemici storici, ma l’offensiva lanciata in Iraq dai militanti sunniti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) preoccupa entrambi i paesi.
Il 13 giugno il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha dichiarato che gli Stati Uniti non interverranno nel paese con truppe di terra, ma che stanno valutando altre possibilità per aiutare il governo di Nuri al Maliki contro i ribelli.
I combattenti dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante hanno pubblicato su Twitter le immagini di esecuzioni di militari dell’esercito regolare iracheno e sostengono di aver ucciso 1.700 soldati. Ma questa notizia non è stata confermata.
Dal 10 giugno i combattenti jihadisti hanno preso il controllo di Mosul, la seconda città dell’Iraq, e di Tikrit a nord di Baghdad. A gennaio i ribelli avevano conquistato Falluja e alcune zone di Ramadi.
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