Stephen Shore è considerato un punto di riferimento nella fotografia americana per le sue immagini sul paesaggio suburbano, “laboratorio visivo dove sperimentare le sue costanti sfide al linguaggio fotografico”.

Quest’anno la casa editrice Contrasto ha pubblicato un volume dedicato al celebre fotografo in cui, in 250 scatti, si ripercorre la carriera di un autore che ha rinnovato la tradizione della fotografia statunitense.

Da Uncommon places, che mette in relazione lo spazio pubblico e l’ambito privato, ad American surfaces, in cui il paesaggio è più sobrio e i luoghi sono più sconfinati; passando per i primi scatti in bianco e nero, fino ad arrivare alle fotografie più recenti scattate in Israele, Ucraina e Arizona.

Il volume racconta anche del legame di Shore con il suo grande maestro e ispiratore Walker Evans e la sua frequentazione con Andy Warhol e la Factory.

Stephen Shore è nato a New York nel 1947. È stato il primo fotografo statunitense ad avere una mostra personale al MoMa di New York dopo Alfred Stieglitz.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it