Il fotografo francese Jérôme Sessini ha seguito il conflitto in Ucraina fin dal suo inizio: dalle manifestazioni del 2013 a Kiev allo scoppio della guerra nell’est del paese. Era anche sul luogo in cui è precipitato l’aereo della Malaysia Airlines, abbattuto da un missile con trecento persone a bordo.
Almeno 6.400 persone sono morte nel conflitto tra l’esercito di Kiev e le truppe filorusse, e più di un milione di persone hanno dovuto abbandonare le loro case.
Nel suo viaggio nelle regioni orientali dell’Ucraina, Sessini ha fotografato la vita quotidiana nelle zone controllate da Mosca e in quelle russofone che sono ancora amministrate da Kiev, come la città di Mariupol. In città le strade si svuotano alle otto di sera, i negozi e i ristoranti sono chiusi, i generi alimentari scarseggiano, i giovani si arruolano nell’esercito e su tutto domina una sensazione di tensione e di attesa.
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