Irving Penn (1917-2009) è stato uno dei ritrattisti fondamentali nella storia della fotografia. Lo Smithsonian american art museum di Washington gli dedica una grande retrospettiva per celebrarne l’eredità come maestro del novecento e offrire una visione completa della sua opera.
Irving Penn: beyond beauty comprende la street photography degli anni trenta e la serie American south degli anni quaranta, arrivando poi agli scatti che l’hanno reso famoso: i ritratti di moda e ai protagonisti della cultura del secolo scorso come Salvador Dali e Truman Capote.
Betsy Broun, direttrice del museo, afferma che “l’arte di Irving Penn porta a scoperte estetiche che trascendono la vita quotidiana attraverso emozioni improvvise”.
In settant’anni di carriera Penn ha esercitato la sua maestria nel bianco e nero come nel colore ed è riuscito a dare il meglio di sé sia nei progetti commerciali sia in quelli artistici, diventando uno dei primi fotografi andati oltre la barriera che separava la fotografia editoriale e la fine-art. I ritratti e le foto di moda degli anni cinquanta hanno definito l’idea di eleganza di quel periodo e hanno trasformato la rappresentazione di oggetti quotidiani in immagini rivelatrici di una bellezza inaspettata, a volte surreale.
La mostra sarà aperta fino al 20 marzo 2016.
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