Una mostra a Brighton celebra il 40° anniversario dell’arrivo del punk nel Regno Unito attraverso gli scatti di Kevin Cummins e Ian Dickson, fotografi che hanno documentato gli inizi del movimento.
Dopo avere studiato fotografia a Salford, Kevin Cummins (1953) comincia a frequentare la vita notturna della sua città, Manchester, che dalla metà degli anni settanta si prepara a diventare un posto decisamente rilevante per la musica britannica con artisti come Joy Division, The Fall, Buzzcocks e alla scena musicale che ruota intorno alla Factory Records di Tony Wilson. “Vedevamo concerti punk ogni sera, e pensavamo che fosse la cosa più importante al mondo”, ricorda Cummins, “in realtà al di fuori del nostro circolo ristretto, di cui forse facevano parte duecento tizi, le persone dipingevano le facciate di casa con la bandiera britannica. Di certo non sapevano che i Sex Pistols stavano suonando a pochi metri di distanza”. Cummins è diventato uno storico collaboratore del New Musical Express e ha contribuito alla fondazione del mensile The Face.
Ian Dickson (1945) impara il mestiere da autodidatta e in quegli anni è a capo del dipartimento fotografico per il giornale Sounds. “Dal mio punto di vista, il punk è stato l’ultimo grande movimento giovanile che riecheggia ancora oggi”, ha dichiarato recentemente Dickson, che aggiunge: “Ecco perché c’è interesse per una cosa successa quarant’anni fa. Il tempo è volato da allora, le immagini di quegli anni sembrano così attuali”.
Cummins e Dickson sono esposti, per la prima volta insieme, al Brighton museum & art gallery fino al 5 marzo 2017.
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