Il 24 novembre 2016 il governo colombiano ha firmato un nuovo accordo di pace con i guerriglieri delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), una formazione di stampo marxista attiva da più di cinquant’anni.
L’accordo iniziale (raggiunto dopo quattro anni di negoziati a Cuba) era stato bocciato da un referendum il 2 ottobre, ma, quattro giorni dopo, il presidente della Colombia Juan Manuel Santos ha ricevuto il premio Nobel per la pace grazie alla “sua determinazione nel mettere fine alla guerra civile nel paese” che ha provocato quasi 220mila vittime, migliaia di desaparecidos e sette milioni di sfollati.
L’accordo riguarda lo sviluppo agrario, la smobilitazione dei guerriglieri e la loro partecipazione alla vita politica, la lotta al narcotraffico e tribunali speciali per i reati commessi durante la guerra civile. Nell’arco di sei mesi, i guerriglieri delle Farc – sotto la supervisione di osservatori delle Nazioni Unite – si riuniranno in alcune zone di smobilitazione per consegnare le armi e cominciare a integrarsi nella società. Il 40 per cento dei guerriglieri delle Farc era composto da donne.
Il fotografo dell’Afp Raúl Arboleda ha seguito la vita quotidiana nell’accampamento del Frente 34 Alberto Martínez a Vegaez, nel dipartimento di Antioquia, mentre i ribelli si preparavano alla smobilitazione. Le immagini sono state scattate tra il dicembre del 2016 e il gennaio del 2017.
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