Il 3 maggio 1908, a Chicago, si svolse una conferenza del Partito socialista a cui tutte le donne erano invitate: fu chiamata il Woman’s day ed è all’origine della prima giornata dedicata alle donne, che l’anno successivo fu dichiarata ufficialmente negli Stati Uniti per l’ultima domenica di febbraio. La data dell’8 marzo per la giornata internazionale delle donne è stata fissata solo nel 1921 e in Italia è stata celebrata per la prima volta nel 1922. Da allora le conquiste sono state molte, dal diritto di voto all’accesso all’istruzione, dall’entrata nel mondo del lavoro alle conquiste sindacali a favore della parità di genere.

In tutto il mondo molte donne svolgono professioni che fino a pochi anni tempo fa erano considerate esclusivamente maschili: in Giappone Tomoe Ichino è sacerdote in un tempio shintoista, la russa Maria Uvarovskaja è pilota d’aereo, mentre Yolaina Chávez Talavera fa la vigile del fuoco in Nicaragua.

La giornata è stata istituita per celebrare le conquiste sociali e politiche delle donne, ma anche per attirare l’attenzione sugli abusi e sulle discriminazioni che continuano a subire nel presente, come dimostra il fatto che in nessun paese del mondo è stato cancellato il gender pay gap.

Oggi in una quarantina di paesi del mondo varie organizzazioni femministe, tra cui la rete italiana Non una di meno, hanno proclamato uno sciopero dal lavoro e dalla cura per protestare contro le forme di disuguaglianza tra uomini e donne.

Le foto sono state scattate da vari fotografi della Reuters il 2 marzo 2017.

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