L’8 marzo più di cinquanta paesi hanno aderito allo sciopero internazionale per un giorno senza donne. Tra questi Francia, Stati uniti, Spagna, Germania, Italia, Ucraina, Russia ma anche Cambogia, Senegal, Brasile e Corea del Sud.

Come ricorda Le Monde, l’idea di organizzare un 8 marzo all’insegna della solidarietà femminile internazionale era nata in Polonia dopo la manifestazione del 3 ottobre 2016 per il diritto all’aborto (milioni di donne sfilano vestite di nero a Varsavia per protestare contro la legge che impedisce l’interruzione volontaria della gravidanza). Il movimento polacco arriva fino alla Corea del Sud: qualche settimana dopo le donne sudcoreane scioperano per lo stesso motivo. Il 19 ottobre è il turno dell’Argentina: in milioni decidono di non presentarsi a lavoro per unirsi alla protesta dell’organizzazione Ni una menos che denuncia gli abusi e le violenze contro le donne.

Il movimento che ha indetto lo sciopero internazionale dell’8 marzo 2017 denuncia il divario salariale tra donne e uomini, le violenze, le ingiustizie politiche, salariali, sanitarie e sociali che ancora oggi molte donne subiscono in tutto il mondo.

In Italia le manifestazioni, organizzato da Non una di meno, si sono svolte in più di settanta città.

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