Quando quarant’anni fa suo padre acquistò un terreno nel New Hampshire, il fotografo Amani Willett non sapeva che in quella zona, due secoli prima, aveva vissuto l’eremita Joseph Plummer.

Dalle poche e incerte notizie che riuscì a trovare su qualche articolo dei giornali locali e da appunti personali che Plummer aveva lasciato, Willett scoprì che l’uomo era riuscito a vivere nei boschi in solitudine fino a quando, verso il 1860, fu trovato morto nel rifugio che si era costruito.

Il fotografo si incuriosì sempre di più, anche perché la scelta di Plummer gli ricordava un po’ quella di suo padre, che aveva acquistato quel terreno proprio per fuggire dai ritmi della vita quotidiana. Così cominciò a indagare: “Ho scoperto che Plummer era nato alla fine del diciottesimo secolo in un piccolo paese del New Hampshire. Aveva dieci o undici fratelli e proveniva da una famiglia povera. Quando compì vent’anni fece la scelta radicale di lasciare la famiglia e trasferirsi nei boschi che circondavano il suo paese”, spiega il fotografo.

Usando immagini e materiali d’archivio, Willett ha ricostruito un ritratto visivo di Plummer, del suo personaggio e dei luoghi in cui ha vissuto, accostandolo a quello di suo padre e della sua scelta di vita.

Nel 2017 il lavoro di Willett è diventato un libro, The disappearance of Joseph Plummer, pubblicato dalla casa editrice Overlapse.

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