Conosciuto soprattutto per il libro Sleeping by the Mississippi (2004), Alec Soth
è considerato l’erede della tradizione fotografica che risale a Walker Evans e Robert Frank, dedicata al racconto della vita americana. Secondo la critica del New York Times Hilarie M. Sheets, Soth ha una dote particolare nell’entrare in sintonia con gli estranei, soprattutto se si tratta di persone solitarie e sognatori.
Nel 2016, Soth si trovava in India per un assegnato del New York Times Magazine. Quel viaggio ha segnato un cambiamento nella sua carriera: ha sentito che voleva fermarsi per un po’. Per un anno ha smesso di fotografare.
Fino a quando, nel 2017, mentre si trovava a San Francisco, ha incontrato per caso la coreografa Anna Halprin, di 97 anni, che lo ha invitato a casa sua. Il ritratto che le fece era molto simile alle sue precedenti fotografie, ma c’era qualcosa di diverso: “Mi è sembrato di ritornare alla mia fotografia e non volevo smettere di vivere esperienze come quella”, spiega Soth.
Quello è stato il primo di una serie di ritratti da cui è nata la serie I know how furiously your heart is beating, che prende il nome da una poesia di Wallace Stevens. Per un anno, Soth ha viaggiato e fotografato persone che ha incontrato nel suo percorso: di solito sole, nelle loro case, usando solo la luce naturale, scattando con una macchina di grande formato. “Volevo catturare la bellezza e il mistero che può verificarsi in un breve incontro che si svolge in uno spazio privato”, spiega Soth.
Il lavoro è diventato un libro, pubblicato da Mack, e alcune foto sono esposte alla Weinstein Hammons gallery di Minneapolis, fino al 4 maggio 2019.
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