Grecia. Il referendum sulla proposta dei creditori si farà il 5 luglio, l’ha confermato il premier greco Alexis Tsipras in un discorso alla tv pubblica greca Ert. Tsipras ha aggiunto che la vittoria del no, sostenuta dal suo governo, non significherebbe l’uscita della Grecia dall’euro. L’eurogruppo, che si è concluso alle 18,30, ha deciso di aspettare il risultato del referendum prima di riprendere le trattative.
Egitto. Il governo egiziano ha approvato un disegno di legge antiterrorismo, che consentirà di velocizzare il corso dei processi. La decisione è stata presa nello stesso giorno in cui almeno settanta persone sono morte in una serie di attacchi dei jihadisti legati al gruppo Stato islamico nel nord del Sinai e in un raid al Cairo le forze di sicurezza hanno ucciso nove persone, descritte come “estremisti armati”.
Cuba/Stati Uniti. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha annunciato che a partire dal 20 luglio Washington e L’Avana riapriranno le ambasciate nelle rispettive capitali. La decisione è stata convalidata dal presidente cubano Raúl Castro in una lettera. Nel suo discorso, Obama ha chiesto al congresso, a maggioranza repubblicana, di eliminare l’embargo contro Cuba, in vigore dal 1961.
Migranti. Nei primi sei mesi del 2015 137mila migranti hanno attraversato il Mediterraneo per raggiungere l’Europa, secondo l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite. In Grecia c’è stata una vera emergenza, con 68mila arrivi, seguita dall’Italia con 67.500 migranti. Secondo l’Onu è un numero record, pari a un incremento dell’83 per cento rispetto al primo semestre del 2014.
Siria. Il Programma alimentare mondiale (Pam) ha annunciato che a causa della mancanza di fondi a luglio dimezzerà gli aiuti ai profughi siriani rifugiati in Libano e ad agosto potrebbe eliminare del tutto quelli destinati a chi ha trovato rifugio in Giordania. Il valore dei buoni alimentari distribuiti in Libano passerà a 13,50 dollari a persona al mese.
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