Aggiornamenti dall’Italia e dal mondo, commenti, numeri, foto e video.
Il punto sul coronavirus in Italia
L’8 aprile, alle ore 18, il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha fatto il punto sulla diffusione del nuovo coronavirus (Sars-cov-2) in Italia.
I dati diffusi dalla protezione civile, anche se utili, vanno letti con cautela. A volte mancano quelli di una o più regioni, e soprattutto non sono omogenei, cioè i criteri con cui sono raccolti non sono gli stessi in tutte le regioni.
La procura di Bergamo ha aperto un’inchiesta sulla gestione dell’emergenza coronavirus da parte dell’ospedale di Alzano Lombardo. L’ipotesi di reato è epidemia colposa.
Goldman Sachs ha aggiornato le previsioni sul pil italiano nel 2020, stimando una riduzione del’11,6 per cento a causa dell’epidemia di covid-19. Nel 2021 la banca d’affari prevede un rimbalzo del 7,9 per cento.
In una nota congiunta la Confindustria di Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Piemonte ha lanciato un appello al governo per una riapertura delle attività economiche per evitare che il paese “spenga definitivamente il proprio motore”.
Ieri 9.999 persone sono state multate per aver violato le regole sugli spostamenti, 46 sono state denunciate per false dichiarazioni e 29 sono state denunciate per violazione della quarantena. Quarantaquattro esercizi commerciali che operavano in violazione delle norme sono stati chiusi.
L’Italia si dichiara paese non sicuro per impedire lo sbarco dei migranti
Per la prima volta nella sua storia il governo italiano ha dichiarato che il paese non può essere definito “sicuro” a causa della pandemia di coronavirus, per non permettere alle navi di soccorso di attraccare nei porti italiani. In un decreto firmato il 7 aprile la ministra dell’interno Luciana Lamorgese, il ministro della salute Roberto Speranza e la ministra dei trasporti e delle infrastrutture Paola De Micheli affermano che a causa dell’epidemia non può essere garantita la sicurezza ai migranti che sono stati soccorsi al largo della Libia, paese da cui nelle ultime settimane sono ricominciate le partenze, anche in seguito al miglioramento delle condizioni meteorologiche.
Quasi tutte le navi di soccorso hanno sospeso la loro attività a causa dei timori per la sicurezza degli equipaggi, l’unica nave attiva è la Alan Kurdi della ong tedesca Sea-Eye, che ha compiuto un salvataggio al largo della Libia il 6 aprile e ha soccorso 150 persone. La nave ha chiesto un porto di sbarco all’Italia e a Malta, ma per ora non gli è stato concesso da entrambi gli stati. La nave al momento si trova al largo di Lampedusa, al limite delle acque territoriali italiane. A Lampedusa intanto sono ricominciati gli sbarchi di migranti a bordo di barchini arrivati autonomamente, le persone arrivate sono state messe in quarantena nell’hotspot.
Yesterday our crew aboard the %3Ca href=%22https://twitter.com/hashtag/ALANKURDI?src=hash&ref_src=twsrc%255Etfw%22%3E#ALANKURDI%3C/a%3E rescued 150 people.%3Cbr%3E%3Cbr%3EEven when life in Europe has almost come to a halt, %3Ca href=%22https://twitter.com/hashtag/humanrights?src=hash&ref_src=twsrc%255Etfw%22%3E#humanrights%3C/a%3E must be protected.%3Cbr%3E%3Cbr%3ENow our guests need a port of safety.%3Ca href=%22https://twitter.com/hashtag/LeaveNoOneBehind?src=hash&ref_src=twsrc%255Etfw%22%3E#LeaveNoOneBehind%3C/a%3E %3Ca href=%22https://t.co/zctyL8SNmn%22%3Epic.twitter.com/zctyL8SNmn%3C/a%3E
— sea-eye (@seaeyeorg) ?
Nonostante l’emergenza di coronavirus, le persone stanno ancora partendo dalla Libia, un paese nel caos dal 2011 e in cui è ricominciata la guerra un anno fa, nell’aprile del 2019. Almeno ottocento persone hanno lasciato il paese a bordo di imbarcazioni precarie, secondo l’Alto rappresentante delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr).
In Italia le associazioni hanno contestato il decreto, perché sospende il diritto internazionale che obbliga al soccorso in mare. In un comunicato le associazioni del tavolo asilo hanno espresso preoccupazione: “La dichiarazione appare inopportuna e non giustificabile in quanto con un atto amministrativo, di natura secondaria, viene sospeso il diritto internazionale, di grado superiore, sfuggendo così ai propri doveri inderogabili di soccorso nei confronti di chi è in pericolo di vita. Si attacca ancora una volta il concetto internazionale di porto sicuro, la cui affermazione ha trovato conferma nelle decisioni della nostra magistratura”.
La definizione di “place of safety” (luogo sicuro) è stata infatti al centro di numerose discussioni e sentenze della magistratura negli ultimi anni, perché la Libia, secondo il diritto internazionale, non è un luogo sicuro in cui far attraccare le navi di soccorso, perché non riconosce la Convenzione di Ginevra del 1951. Su questo si sono pronunciati i giudici dei tribunali italiani, dando ragione alle navi che soccorrono i migranti al largo del paese, a bordo di imbarcazioni precarie, soprattutto dopo che nel giugno del 2019 è entrato in vigore il cosiddetto decreto sicurezza bis, voluto dall’ex ministro dell’interno Matteo Salvini che di fatto chiudeva i porti alle navi delle organizzazioni non governative. Le associazioni del tavolo asilo hanno ribadito che, anche in questo momento difficile per l’Italia, “la Libia è un paese in guerra, dove i migranti sono oggetto di torture e schiavitù”.
Anche le ong che compiono soccorsi in mare criticano il provvedimento in un comunicato congiunto: “Senza fornire alternative per salvare la vita di chi scappa dalla Libia, l’Italia ha privato i suoi porti della connotazione di luoghi sicuri, propria di tutti i porti europei, equiparandosi a paesi in guerra o dove il rispetto dei diritti umani non è garantito e operando una selezione arbitraria di navi a cui l’accesso è negato. Sarebbe stato possibile trovare molte soluzioni diverse, conciliando il dovere di garantire la salute di tutti a terra con quello di soccorrere vite in mare, un dovere che non può mettere sullo stesso piano le navi di soccorso con le navi da crociera”.
Un gruppo di parlamentari ed europarlamentari ha chiesto al governo di revocare il decreto: “Pensiamo che di fronte a una situazione che, pur non registrando flussi particolarmente intensi non esclude la necessità di impedire che le persone perdano la vita nel Mediterraneo centrale, sia necessario e possibile mettere in atto un protocollo di sicurezza che garantisca la tutela della salute e l’efficacia della battaglia contro il virus, senza pregiudicare la nostra civiltà giuridica e la sicurezza di tutti”.
In Canada sono morte 27 persone in una casa di riposo
Il Guardian racconta la storia della casa di riposo Pinecrest di Bobcaygeon, nella provincia canadese dell’Ontario, uno dei principali luoghi di diffusione del virus nel paese. “Nelle ultime settimane 27 residenti (quasi la metà) sono morti a causa del nuovo coronavirus. Adesso gli operatori della casa di riposo stanno cercando di salvare gli anziani rimasti nella struttura”.
Come è successo in Italia, in Francia e in altri paesi, anche in Canada le autorità non hanno compreso in tempo i rischi che correvano sia gli anziani che vivono nelle case di riposo sia i loro parenti e quindi potenzialmente l’intera comunità. “È stato solo dopo la morte di 16 anziani che le autorità del posto hanno separato i residenti malati da quelli sani. Il primo caso di crisi respiratoria c’è stato il 18 marzo, poco dopo tre anziani sono risultati positivi al tampone, e nei giorni successivi il virus è circolato indisturbato, facendo ammalare residenti e personale sanitario”. A peggiorare la situazione c’è stato il fatto che a Pinecrest ci sono stanze grandi dove dormono fino a quattro persone.
Il Canada al momento conta 18.400 contagiati e 381 morti. Il New York Times sottolinea che il paese è riuscito a gestire l’emergenza molto meglio degli Stati Uniti. Una differenza dovuta soprattutto al fatto che il governo di Ottawa, al contrario di quello di Washington, non ha minimizzato la situazione, e che il sistema sanitario canadese, pubblico e universale, era meglio attrezzato per reagire alla pandemia.
Le parole italiane più twittate dagli europarlamentari
Queste sono le cento parole italiane più usate nei tweet dei deputati del parlamento europeo. Dati ed elaborazione grafica di EDJNet’s quote finder, a partire da 2.873 tweet, pubblicati da 95 deputati, tra il 1 marzo e l’8 aprile 2020.
Le ultime notizie sul coronavirus nel mondo
Il bilancio dell’epidemia nel mondo è salito a 1.446.557 contagi e 83.149 vittime.
Cina
L’8 aprile decine di migliaia di persone hanno lasciato Wuhan in treno dopo la revoca del blocco della città proclamato il 23 gennaio. A Wuhan è stata registrata la maggioranza delle vittime del covid-19 nel paese: più di 2.500 su 3.333 morti totali. Finora in Cina ci sono stati 82.809 contagi.
Pakistan
Il 6 aprile a Quetta, nel sudovest del paese sono stati arrestati 53 medici che protestavano contro la mancanza di mascherine e altri dispositivi di protezione. Poche ore dopo sono stati rilasciati. Finora nel paese ci sono stati 4.072 contagi e 58 morti.
Unione europea
L’8 aprile il presidente dell’eurogruppo Mário Centeno ha annunciato che dopo sedici ore di discussione i ministri delle finanze dei paesi membri non hanno raggiunto un accordo sulle misure economiche per affrontare l’emergenza coronavirus. Le trattative sarebbero fallite perché alcuni stati – Germania, Paesi Bassi, Austria e Finlandia – si sono opposti al meccanismo proposto per assicurare prestiti agli stati in difficoltà. I negoziati riprenderanno il 9 aprile.
Francia
Il 7 aprile la Francia è diventata il quarto paese a superare le diecimila vittime di covid-19 dopo l’Italia, la Spagna e gli Stati Uniti. Finora nel paese ci sono stati 110.070 contagi e 10.328 morti. Intanto, secondo le stime presentate dalla Banca di Francia, nel primo trimestre del 2020 il pil è diminuito del 6 per cento. Si tratta del calo più consistente dalla fine della seconda guerra mondiale.
Spagna
Nelle ultime ventiquattr’ore nel paese sono state registrate 757 vittime, che portano il totale a 14.555. La Spagna è il secondo paese al mondo per numero di vittime dopo l’Italia, e il secondo al mondo per contagi (146.690) dopo gli Stati Uniti.
Slovenia
Il 7 aprile il primo ministro Janez Janša ha annunciato che a partire dal 14 aprile saranno revocate alcune delle restrizioni introdotte per contenere l’epidemia. Saranno autorizzate a riprendere l’attività le aziende in grado di garantire la sicurezza dei lavoratori con dispositivi di protezione e altre misure. Finora nel paese ci sono stati 1.091 contagi e 40 morti.
Russia
Rinat Maksutov, direttore del centro di ricerca statale Vektor, ha annunciato che il 29 giugno comincerà la sperimentazione sugli esseri umani di un potenziale vaccino contro il covid-19. Il vaccino sarà somministrato a 180 persone. Attualmente sono in corso i test su topi, conigli e altri animali per individuare il vaccino più promettente tra quelli messi a punto dal laboratorio. Finora nel paese ci sono stati 8.672 contagi e 63 morti.
Stati Uniti
Nelle ultime ventiquattr’ore sono state registrate 1.939 vittime. È il bilancio giornaliero più alto in un singolo paese dall’inizio della pandemia. Finora negli Stati Uniti ci sono stati 399.929 contagi e 12.722 morti. Intanto, il 7 aprile il presidente Donald Trump ha minacciato di tagliare i finanziamenti all’Organizzazione mondiale della sanità dopo averla accusata di favorire la Cina. Lo stesso giorno si è dimesso il segretario alla marina Thomas Modly, criticato per la gestione del contagio sulla portaerei nucleare Theodore Roosevelt.
Venezuela
Il 7 aprile il presidente Nicolás Maduro ha ordinato il ricovero in ospedale di tutte le persone positive al covid-19, anche se asintomatiche o con sintomi lievi. Maduro ha assicurato che negli ospedali ci sono ventimila posti letto per accogliere i malati. Intanto, l’emergenza coronavirus ha spinto più di duemila migranti a rientrare nel paese negli ultimi giorni dal Perù e dall’Ecuador, attraversando la Colombia. Finora nel paese ci sono stati 166 contagi e sette morti.
Cile
Tre puma sono stati catturati negli ultimi giorni nelle strade della capitale Santiago, che sono quasi deserte per le misure di confinamento introdotte contro l’epidemia. Gli animali, che erano in cerca di cibo, sono stati rilasciati nel loro habitat naturale. Finora nel paese ci sono stati 5.116 contagi e 43 morti.
Arabia Saudita
Il 7 aprile il ministro della salute Tawfiq al Rabiah ha affermato che nel giro di poche settimane il paese registrerà tra i diecimila e i duecentomila contagi. Il giorno prima il governo aveva proclamato un coprifuoco di ventiquattr’ore nella capitale Riyadh e in altre grandi città. Finora nel paese ci sono stati 2.795 contagi e 41 morti.
Uganda
Dieci poliziotti ugandesi, che avevano il compito di far applicare il coprifuoco notturno a Elegu, nel nord del paese, sono stati incriminati il 7 aprile per “atti di tortura aggravati”. Gli agenti avrebbero picchiato alcune prostitute e le avrebbero costrette a cospargersi di fango gli organi genitali. Finora nel paese ci sono stati 52 contagi, senza vittime.
São Tomé e Príncipe
Il 7 aprile sono stati registrati nel paese i primi quattro casi di contagio. Gli unici due paesi ancora immuni al covid-19 in Africa sono le Comore e il Lesotho.
Wuhan riapre le porte
“Quando l’orologio della torre Jianghan Guan ha battuto la mezzanotte, la polizia ha cominciato a rimuovere i blocchi stradali che negli ultimi due mesi hanno tagliato fuori Wuhan dal resto della Cina”, racconta il sito cinese Sixth Tone. “A una stazione di pedaggio, appena i semafori sono diventati verdi, centinaia di auto si sono incolonnate per passare il casello, mettendo fine al blocco totale di Wuhan, la città al centro dell’epidemia di covid-19 in Cina”. L’isolamento della città, capoluogo della provincia dello Hubei, è durato 76 giorni, dal 23 gennaio alla mezzanotte del 7 aprile, e ha colpito 11 milioni di persone, che sono state obbligate a rimanere in casa. In questo periodo sono stati interrotti tutti i trasporti urbani e interurbani: bus, metropolitane, traghetti, voli e treni. In città sono stati registrati 2.571 decessi per covid-19, l’80 per cento di quelli di tutta la Cina.
“Alla stazione dei treni Hankou, Li Xudong sta aspettando il primo treno, quello delle 6.25, per Jingzhou, una città che dista 220 chilometri dal capoluogo provinciale. ‘Devo essere al lavoro per le 8.30, per questo prendo il treno presto’, spiega Li, 57 anni. Era arrivato a Wuhan a fine gennaio, per trascorrere le vacanze di capodanno con la famiglia del figlio. ‘Non vedo l’ora di ripartire, dopo essere rimasto bloccato qui per più di settanta giorni”. L’8 aprile circa 21mila persone sono partite in treno dalla stazione Hankou. Si calcola che in 55mila abbiano comprato un biglietto ferroviario per lasciare Wuhan.
In città restano comunque in vigore le misure di contenimento del virus per prevenire una seconda ondata di contagi. I residenti a Wuhan non possono lasciare il proprio quartiere o la città, se non per evidenti necessità e provando di essere in buona salute.
Intanto nel nordest della Cina, nella provincia dello Heilongjiang, sono stati registrati una trentina di casi di nuovo coronavirus, probabilmente attribuibili a viaggiatori che hanno attraversato il confine con la Russia. Dall’8 aprile la città di Suifenhe è sottoposta a restrizioni simili a quelle che hanno interessato Wuhan nelle ultime settimane.
Il virus visto dai pastori evangelici statunitensi
Un video di The Intercept racconta il modo in cui molti pastori evangelici negli Stati Uniti hanno reagito alle misure di contenimento.
Alcuni leader religiosi si rifiutano ancora oggi di fare messe in streaming. Il 30 marzo un pastore della Florida è stato arrestato dopo una funzione davanti a centinaia di persone.
L’Europa aiuta l’Africa nella lotta contro l’epidemia
La Commissione europea annuncia miliardi di aiuti per i paesi africani. Anche perché la tregua nella pandemia sarà breve se dall’altra parte del Mediterraneo ci sarà un immenso continente devastato a sua volta dall’epidemia. L’opinione di Pierre Haski.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato la notizia il 7 aprile: l’Europa sbloccherà quindici miliardi di euro per i partner al di fuori del continente, devolvendoli principalmente in Africa. La somma servirà a rafforzare i sistemi sanitari africani alle prese con l’epidemia che sta crescendo anche nel continente, e ad aiutare le economie già colpite dalla crisi.
Le notizie di stamattina sul coronavirus
Scelte dalla redazione di Good Morning Italia
Nulla di fatto
Le posizioni dei ministri delle finanze europei sulle misure anticrisi sono ancora lontane. La richiesta italiana, francese e spagnola di eurobond si è scontrata con le resistenze dell’Olanda, che ribadisce l’opportunità di un ricorso al Mes. “Lavoriamo duro per raggiungere un accordo, ma ancora non ci siamo”, ha dichiarato un portavoce dell’Eurogruppo. Oggi è prevista una conferenza stampa (Ansa, Repubblica).
Sguardo avanti La presidente Ursula von der Leyen illustrerà oggi il piano della Commissione europea per l’uscita dal lockdown. In programma anche la videoconferenza dei ministri dello sviluppo economico.
Lavoro che non c’è Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro la pandemia nel secondo trimestre cancellerà quasi il 7 per cento delle ore lavorate, pari a 195 milioni di posti a tempo pieno (Ft). Per l’Istat lo shock, “senza precedenti”, ha comportato lo stop per un terzo dell’economia italiana (Agi). Nella fase post pandemia, sarebbero a rischio almeno un milione di imprese (La Stampa).
In borsa Le borse europee hanno avuto una giornata positiva. Milano ha guadagnato il 2,19 per cento (Ansa). A pesare anche il dato della produzione industriale tedesca, che a febbraio è cresciuta dello 0,3 per cento superando le attese (Corriere).
Bilancio continentale
L’Europa continua ad essere il continente più colpito dal coronavirus, con oltre 50mila deceduti. La Francia ha superato le diecimila vittime (Le Monde) e in Spagna dopo quattro giorni di calo i decessi hanno ripreso ad aumentare (El País).
Giornata nera Il Regno Unito ha conosciuto le 24 ore più drammatiche da inizio epidemia, con 786 morti che fanno salire a 6.159 il bilancio. I malati sono 55.442 (The Times). Le condizioni del primo ministro, Boris Johnson, sono stabili: in terapia intensiva, ha dovuto fare ricorso all’ossigeno ma respira autonomamente (Bbc).
Me ne vado Il presidente dell’European Research Council Mario Ferrari ha rassegnato le sue dimissioni per non essere riuscito a realizzare un programma di ricerca europeo sul covid-19 (Ft).
Segnali di discesa
Terzo giorno in calo L’Italia ha segnato una sensibile diminuzione delle diagnosi di Covid-19, che ora sono 94.067 (+880). I decessi sono 17.127; 604 in più (Ansa). “Speriamo di assistere ad una flessione”, dice Giovanni Rezza dell’Iss (Repubblica). Il totale delle vittime tra i sanitari è però arrivato a 120. “Grati a infermieri e medici - ha scritto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - pagano con la loro vita” (Sky TG24).
In guardia Riapertura “a piccoli passi”, prima per le imprese e poi per la vita sociale - è la raccomandazione del Comitato scientifico al governo (Adnkronos). La ripresa del lavoro e delle attività commerciali sarà possibile solo con un sistema di turnazione per dipendenti e clienti, scrive il Corriere. “Nessun liberi tutti a Pasqua”, avverte il commissario Domenico Arcuri, che ha annunciato l’arrivo imminente di 650 milioni di mascherine (Sky TG24).
Sul territorio La regione Toscana invita chi è in quarantena a casa a trasferirsi temporaneamente in “alberghi covid” (La Nazione). La Lombardia ha annunciato una commissione d’inchiesta per indagare sulle morti per coronavirus al Pio Albergo Trivulzio, scrive La Repubblica.
Cura Italia Il governo vuole porre la questione di fiducia sul decreto Cura Italia domani in senato. Proteste da parte delle opposizioni per il testo blindato, mentre sono più di quattro milioni le richieste all’Inps per il sostegno al reddito (Repubblica).
Il contagio nel mondo
La pandemia ha raggiunto 1,4 milioni di persone nel mondo e provocato 81.103 vittime (Guardian). L’Oms chiede di lasciare le mascherine ai sanitari: “Creano un falso senso di sicurezza” (Adnkronos). Con l’organizzazione è entrato in polemica il presidente Usa, Donald Trump, che l’ha accusata di sino-centrismo (Politico).
Tragico bilancio Negli Stati Uniti ieri sono morte 1.150 persone: 731 di queste nello Stato di New York (Wsj). La Grande Mela, con 3.200 decessi, ha superato anche il bilancio dell’11 settembre (Ap). Un memo di un top advisor della Casa Bianca, Peter Navarro, allertava a fine gennaio del rischio rappresentato per gli Usa dalla pandemia, scrive il Nyt.
L’emergenza economica Il tesoro americano ha chiesto al congresso un piano addizionale da 200 miliardi di dollari per sostenere le piccole e medie imprese (Nyt). Trump ha sostituito l’ispettore generale del Pentagono Glenn Fine, incaricato da appena una settimana di monitorare il piano di rilancio dell’economia da 2 trilioni di dollari (The Hill).
Pandemia globale
Nuovi focolai La situazione in Africa si fa sempre più preoccupante: si contano diecimila casi nel continente, impreparato all’eventualità di un’esplosione del contagio (Time). L’Unione europea ha stanziato 15 miliardi di aiuti. Anche la Cina mobilita le sue risorse (Rainews).
Sguardo in Asia In Cina per la prima volta da inizio epidemia non si sono registrate vittime. A Wuhan, epicentro del contagio, si riprendono gradualmente le attività (Ap). Il Giappone ha decretato lo stato di emergenza per Tokyo, Osaka e altri cinque focolai (Japan Times).
Panorama americano
Eppur si vota Lunghe file ai seggi delle primarie democratiche del Wisconsin, che si sono svolte nonostante il confinamento imposto in gran parte del paese. I risultati verranno resi pubblici a partire dal 13 aprile (Ap).
Media & tech
Fake news a raffica WhatsApp ha annunciato che limiterà la possibilità di inoltrare messaggi “virali”, per fermare la diffusione di notizie false sul coronavirus (Dw). Facebook inizierà a rimuovere gli articoli non attendibili sui collegamenti tra rete 5G e l’epidemia (Guardian).
Good Morning Italia cura ogni giorno una newsletter di informazione dall’Italia e dal mondo. La newsletter è inclusa nell’abbonamento a Internazionale, oppure ci si può iscrivere qui.
Leggi il live blog di ieri
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati