Il Nicaragua non fa niente per fermare il virus

Il presidente del Nicaragua Daniel Ortega, del Fronte sandinista di liberazione nazionale, è l’unico leader dell’America Latina a non essersi pronunciato in pubblico sulla pandemia di covid-19. Il Nicaragua è anche l’unico paese della regione a non aver chiuso le frontiere e a non aver adottato misure di distanziamento sociale per rallentare il contagio: le scuole sono aperte, il campionato di calcio non è stato sospeso e il governo incoraggia i cittadini a uscire e a partecipare a eventi pubblici.

“Ortega è stato visto l’ultima volta il 12 marzo”, scrive El Confidencial. “In quell’occasione, insieme ad alcuni rappresentanti del ministero della salute e dell’Organizzazione panamericana della sanità, ha partecipato a una riunione a distanza con gli esperti del Sistema di integrazione centroamericana. Durante l’incontro non ha mai pronunciato la parola ‘pandemia’ o ‘coronavirus’, ha solo ammesso di essere di fronte a una situazione d’emergenza”.

Il 7 aprile Carissa Etienne, la direttrice dell’Organizzazione panamericana della sanità (l’ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità), ha detto di essere molto preoccupata per come Managua sta gestendo l’epidemia. “Se il governo continuerà a non ascoltare gli inviti a prendere provvedimenti per evitare la diffusione del nuovo coronavirus”, scrive The Lancet, “il già fragile sistema sanitario del paese centroamericano potrebbe collassare”. Secondo il ministero della salute nicaraguense, il 13 aprile i casi confermati di covid-19 erano nove, di cui una vittima e cinque persone guarite.

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