Il secondo romanzo di David Diop Fratelli d’anima, uscito in Francia nel 2018 (e in Italia l’anno dopo per Neri Pozza), è stato un bestseller e ha vinto molti premi letterari. Il 2 giugno è arrivato anche l’International Booker prize, il prestigioso riconoscimento per opere tradotte in inglese. Il protagonista è Alfa Ndiaye, un fuciliere senegalese che combatte per l’esercito francese durante la prima guerra mondiale. Diop, di madre francese e padre senegalese, fa emergere una storia a lungo dimenticata: quella dei soldati che la Francia reclutò nelle colonie dalla fine dell’ottocento e che diventarono “visibili” solo nelle due guerre mondiali, quando arrivarono in Europa. Di loro non si parla nelle scuole francesi né se ne discute pubblicamente. La violenza con cui furono reclutati, l’emarginazione dalle truppe e dalla popolazione francese, e il trattamento che ricevettero alla fine dei conflitti contraddicono una narrazione che esalta gli aspetti positivi della colonizzazione.
The Conversation

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Questo articolo è uscito sul numero 1413 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati