Questa integrale dei concerti per piano di Beethoven era prevista come una serie di serate a Londra per celebrare il 250° anniversario della nascita del compositore. Si è salvata dalla pandemia diventando una registrazione, realizzata durante il lockdown nella sala prove della London Symphony Orchestra con i musicisti a distanza di sicurezza. Zimerman aveva già immortalato questi lavori su disco, gli ultimi tre nel 1989 con la direzione di Leonard Bernstein: una lettura elegante ma un po’ troppo fredda. Questa nuova interpretazione, con Simon Rattle alla guida dell’orchestra, suona invece molto spontanea. I concerti si sviluppano in un orizzonte di grande ampiezza tonale ed emotiva. Come sempre il direttore britannico cerca un suono molto ricco, mentre il pianista contribuisce al risultato anche usando diverse tastiere per assecondare il carattere di ogni lavoro. Rattle è particolarmente efficace nei momenti di umorismo haydniano e Zimerman è sfavillante di precisione. Il senso di scoperta dell’ascoltatore in questi popolarissimi concerti è costante. Richard Fairman, Financial Times
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Questo articolo è uscito sul numero 1419 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati