Romeo Gacad, Afp/Getty

Il 6 settembre, in occasione della riapertura delle scuole in Thailandia, il movimento giovanile filodemocratico Bad students ha indetto uno sciopero di sei giorni contro la didattica a distanza, in vigore da un anno e mezzo, scrive il Thai Enquirer. In tutto il paese e sui social network gli studenti hanno manifestato contro i danni causati dalle lezioni online alla loro salute mentale e al loro percorso di studi e la risposta lenta del governo alla pandemia. La chiusura delle scuole ha evidenziato le disuguaglianze tra gli studenti e dopo un anno e mezzo il sistema scolastico non ha affrontato i problemi, limitandosi a caricare i ragazzi di compiti e costringendoli a stare al computer fino a otto ore al giorno.

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Questo articolo è uscito sul numero 1427 di Internazionale, a pagina 22. Compra questo numero | Abbonati