“I rapporti tra la Cina e l’Unione europea, e gli interessi di 2.300 aziende e 350mila persone presenti a Hong Kong, saranno a rischio se il parlamento europeo non smette d’interferire negli affari interni di Hong Kong”, ha commentato di recente il quotidiano di stato cinese Global Times. Il riferimento è alla risoluzione votata il 20 gennaio dal parlamento di Strasburgo, che condanna il deterioramento dei diritti umani a Hong Kong, incluse le gravi restrizioni alla libertà d’espressione, d’associazione e di stampa, scrive Asia Times. Alcuni deputati europei hanno chiesto alla Commissione europea di riconsiderare il sostegno al seggio di Hong Kong nell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto), alla luce della riduzione dell’autonomia garantita al territorio dal modello “un paese, due sistemi”. In realtà, sostengono gli esperti, l’effetto dell’espulsione di Hong Kong dalla Wto sarebbe contenuto perché la quantità di merci prodotte lì ed esportate in Europa è minima. Inoltre, il numero di aziende straniere presenti a Hong Kong è diminuito a causa della pandemia e delle conseguenti difficoltà economiche. Ma, continua Asia Times, la risoluzione approvata dal parlamento parla anche dell’aumento dei rischi per i cittadini europei dovuti all’introduzione della legge sulla sicurezza nazionale.
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Questo articolo è uscito sul numero 1445 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati