“Il Pp vince, Vox decide”, titola Abc. La vittoria alle elezioni del 13 febbraio nella comunità autonoma di Castiglia e León, dove ha conquistato il 31 per cento dei voti battendo di stretta misura il Partito socialista (Psoe), ha messo in una posizione difficile il Partito popolare (Pp), che non ha i seggi necessari a governare la regione da solo. Il Pp sperava nell’appoggio esterno del partito di estrema destra Vox, che rispetto al 2019 ha più che triplicato i voti superando il 17 per cento. Vox però ha fatto sapere che accetterà solo di entrare in una vera coalizione, e avanza pretese che il Pp considera irricevibili, come l’abrogazione della legge regionale sulla violenza di genere. Un’intesa con i partiti regionalisti come Soria ¡ya! non sarebbe sufficiente, e i socialisti hanno escluso una cooperazione. Per il Pp, che recentemente ha cercato di prendere le distanze dall’estrema destra ma si ritrova senza alleati a causa del crollo di Ciudadanos (centrodestra), lo stallo in Castiglia e León rischia di essere un’anticipazione di quello che succederà dopo le elezioni del 2023, quando una situazione simile potrebbe riproporsi a livello nazionale. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1448 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati