Nel Mediterraneo si muore ancora
◆ Nell’editoriale della Jornada sull’indifferenza nei confronti dei migranti africani e mediorientali (Internazionale 1455) si “rivela tutta l’ipocrisia dell’occidente”. Sappiamo chi sono i leader autoritari da cui scappano e per questo la compagnia immortalata nell’ultima copertina dovrebbe essere ben più numerosa, come ricorda l’autore dell’articolo “L’era dei tiranni”, Gideon Rachman. “Per i governi e alcune parti delle società europee anche i più elementari obblighi umani sono distorti dal razzismo”: se non fosse così non dovremmo porci, per le vittime di Moura, in Mali, le stesse domande che ci facciamo per quelle di Buča, in Ucraina?
Daniele Baldisserri
Il razzismo dell’Europaè stato smascherato
◆ Grazie a Rafia Zakaria (Internazionale 1454) per aver scritto ciò che da settimane non si può dire senza essere considerati quasi “filo-putiniani”: i profughi non sono tutti uguali, la prima cosa che conta è il colore. Se l’accoglienza offerta agli ucraini da cittadini con un gran cuore è meravigliosa e dà speranza per il futuro, il cambio d’atteggiamento dei governi nazionalisti che fino a ieri costruivano muri o ricacciavano indietro i disperati in arrivo dal mare francamente è sorprendente. Mi auguro sia il segno di una svolta di fronte a tanto orrore, almeno nei paesi democratici. Perché, leggendo Slavoj Žižek sullo stesso numero, si capisce come sotto la maschera dell’accoglienza si possa nascondere il peggiore nazionalismo, oltre che una minaccia per l’Europa.
Claudia Dalmastri
Scommessa sul metaverso
◆ Mi ha stupito leggere la grande mobilitazione della Corea del Sud sul metaverso (Internazionale 1455). Se decidessimo di investire anche solo la metà delle risorse destinate all’informatica nella lotta al cambiamento climatico, probabilmente potremmo risolvere una parte del problema in breve tempo. Mi sembra che l’umanità si focalizzi sempre sui temi sbagliati o su quello che ci permette di fuggire dai problemi reali. Ho letto nello stesso numero anche l’articolo “La finestra si sta chiudendo”, sull’ultimo rapporto dell’Ipcc. Siamo andati sulla Luna, ora torniamo sulla Terra.
Giacomo Biondi
Errata corrige
◆ Su Internazionale 1449 a pagina 33, la variante omicron è emersa a novembre del 2021, non del 2020.
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Questo articolo è uscito sul numero 1456 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati