Il 16 maggio la McDonald’s ha annunciato la decisione di lasciare la Russia. La multinazionale statunitense aveva aperto il suo primo fast food nel paese a gennaio del 1990, nel cuore di Mosca, quando ancora esisteva l’Unione Sovietica, scrive Le Monde. “L’inaugurazione aveva attirato molte persone che volevano regalarsi il loro primo hamburger made in Usa . L’evento fu un vero e proprio simbolo della fine della guerra fredda”. In seguito all’invasione russa dell’Ucraina, il 24 febbraio, la McDonald’s come altre multinazionali, si è chiesta cosa fare. Alla fine di febbraio l’azienda aveva sospeso le sue attività in Ucraina e in seguito, l’8 marzo, aveva deciso di fare la stessa cosa in Russia. La misura, però, non poteva includere i ristoranti – circa un quinto del totale – non controllati direttamente dalla McDonald’s, cioè quelli aperti in franchising da aziende locali.
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Questo articolo è uscito sul numero 1461 di Internazionale, a pagina 114. Compra questo numero | Abbonati