Questo disco piacerà sia ai seguaci della letteratura per piano meno popolare sia agli appassionati di musica del novecento. Grażyna Bacewicz (1909-1969) era un’ottima compositrice e, anche se le sue opere per violino restano le più note, aveva una grande sensibilità per la sonorità e i colori del pianoforte. Tutta la musica di questo bellissimo album merita di essere conosciuta. Come ogni autore polacco che si rispetti, Bacewicz segue le tracce dei suoi più celebri predecessori, Chopin e Szymanowski su tutti. Ma nel mix alla base dei suoi lavori riesce a mettere anche la sua personalità, sempre vigorosa. In particolare le due sonate sono di grande effetto. La seconda era la sua opera per piano preferita ed è già stata registrata molte volte, in particolare da Krystian Zimerman, ma Peter Jablonski non teme nessuna concorrenza. Prendete questo album e ascoltatelo subito tutto: non avrete un attimo d’incertezza nel vostro entusiasmo.
David Hurwitz, ClassicsToday
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Questo articolo è uscito sul numero 1462 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati