Nel 1910 Lenin passò due mesi a Copenaghen, in Danimarca, per partecipare all’Internazionale socialista. Lo scrittore Leif Davidsen ha preso spunto da questo episodio storico per costruire Lenins bodyguard, un romanzo d’avventura che mescola storia, amore e politica. Un racconto epico che spazia dal selvaggio west alla Russia degli zar, passando per Copenaghen, una metropoli d’inizio novecento ricettacolo ideale di spie, prostitute e imbroglioni. Per raccontare la grande storia Davidsen s’inventa un personaggio originale, mescolando anche in questo caso finzione e realtà. La scorza di Oscar Madsen si è indurita nei tre anni passati nella cavalleria statunitense, dov’era uno di quei soldati a cavallo protagonisti di tanti western. Quando torna in Danimarca, a 22 anni, quasi per caso, salva la vita a Lenin, nel mirino di due sicari dello zar Nicola. Attraverso il legame tra questa improbabile guardia del corpo e il Lenin che ancora non era Lenin, Davidsen racconta la storia tragica della Russia prerivoluzionaria, rendendola tra l’altro molto attuale.
Politiken

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1474 di Internazionale, a pagina 95. Compra questo numero | Abbonati