Le cinque ferite è nato in forma di racconto. In prossimità della Pasqua, in un villaggio del New Messico, Amadeo – un disoccupato di 33 anni, che soffre di alcolismo e vive con la madre – si prepara a fare la parte di Gesù in un rito che rievoca la crocifissione. Porta la croce e poi si fa inchiodare le mani davanti alla folla, tra cui la figlia quindicenne Angel, incinta di otto mesi. Oggi quel racconto, scritto nel 2009 per il New Yorker, è diventato un romanzo a tutto tondo su tre generazioni che lottano per quella redenzione che Amadeo manca in modo plateale sulla croce. Angel reagisce con frustrazione: ciò di cui ha davvero bisogno è un padre che la aiuti. Il villaggio di Las Penas può essere immaginario, ma i problemi delle sue famiglie latine sono fin troppo reali: vite spezzate dalla disoccupazione, dagli abusi, dalla guida in stato di ebbrezza e dalla tossicodipendenza. Il lettore si ritrova calato in questi personaggi e nel loro mondo, sognando una vita migliore, proprio come loro. Le cinque ferite è una storia coinvolgente che fa i conti con il prezzo della redenzione.
Holly Williams, The Guardian
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Questo articolo è uscito sul numero 1476 di Internazionale, a pagina 95. Compra questo numero | Abbonati