Nei primi giorni del loro matrimonio, Mimi Parker e Alan Sparhawk avevano un sogno. “Volevamo fare qualcosa insieme”, ha detto Sparhawk nel 2013. La soluzione si è concretizzata nel 1993 quando hanno formato i Low, in cui Parker ha cantato e suonato la batteria fino alla sua morte, avvenuta l’8 novembre per un cancro alle ovaie. Si conoscevano dalle elementari, essendo cresciuti insieme a Clearbrook, una piccola città nel Minnesota rurale. Quando hanno cominciato a frequentarsi durante l’adolescenza, Sparhawk andava a casa dei Parker e suonava con la madre di Mimi. Fu lì che lui e la sua futura moglie cantarono insieme per la prima volta, eseguendo Heart of gold di Neil Young. Poi Sparhawk chiese a Parker di formare una band, dandole un rullante e un piatto che aveva trovato nel seminterrato. Quella batteria minimale ha plasmato il suono iniziale e spartano di Low, ma la voce di Parker, insieme al suo modo di scrivere canzoni, si sarebbe rivelata un contributo cruciale per il gruppo: una voce sommessa, forte, sacra ma umana. Ascoltandoli cantare, sembrava quasi che noi ascoltatori stessimo origliando. All’inizio del 2022 Parker ha rivelato la sua malattia a Carmel Holt, conduttrice del pod­­cast Sheroes. “Sono grata per le esperienze che ho fatto, le opportunità di fare musica, per aver collaborato con Alan, per aver capito il suo caos e averlo fuso con la mia ricerca di armonia”, aveva detto.
Stevie Chick, The Guardian

Mimi Parker - Sergione Infuso, Getty
Mimi Parker (Sergione Infuso, Getty)

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Questo articolo è uscito sul numero 1486 di Internazionale, a pagina 106. Compra questo numero | Abbonati