Foto da Youtube/Radio M

Il giornalista Ihsane el Kadi (nella foto), direttore del sito Maghreb Emergent e di Radio M, due simboli della stampa indipendente in Algeria, è stato messo in custodia cautelare il 29 dicembre. Secondo il sito Twala, che ripubblica due dei suoi ultimi articoli, El Kadi subiva delle pressioni economiche ed era perseguitato dalla giustizia per quello che scriveva. In uno degli articoli ripresi da Twala sosteneva che i vertici dell’esercito, la principale forza politica ed economica dell’Algeria, non sono disposti a sostenere un secondo mandato del presidente Abdelmajid Tebboune: “Il suo primo mandato si è fondato sulla repressione dell’ hirak , la rivolta popolare pacifica, e della libertà di stampa. Per l’esercito questo non è un modo di governare praticabile sul lungo periodo, soprattutto nel momento in cui le entrate statali derivanti dagli idrocarburi stanno calando, di pari passo con il rallentamento della crescita mondiale”. Il giornalista concludeva che la prospettiva di una rielezione di Tebboune è molto distante dalla volontà della società civile e della politica. Incarcerando El Kadi, denuncia l’ong Reporters sans frontières, le autorità algerine mostrano di voler seguire fino in fondo una logica autoritaria .

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Questo articolo è uscito sul numero 1493 di Internazionale, a pagina 23. Compra questo numero | Abbonati