Sylvie (Anouk Grinberg), sessantenne, insegna teatro a un gruppo di detenuti. S’innamora di Michel (Roschdy Zem) e poco prima che lui esca dal carcere si sposano, gettando nel panico Abel (Louis Garrel), figlio di Sylvie. Il progetto dei piccioncini di aprire un negozio di fiori, invece di tranquillizzarlo, alimenta le paranoie di Abel. Combinare commedia romantica e film di gangster è un’operazione rischiosa e richiede una sapiente combinazione di leggerezza e tensione. Garrel supera brillantemente la prova e realizza anche una sequenza da antologia, ambientata in un autogrill, degna di Lubitsch.
Jacques Morice, Télérama
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Questo articolo è uscito sul numero 1495 di Internazionale, a pagina 76. Compra questo numero | Abbonati