Nell’arco di una serata, lo spirito libero Charlotte (Sandrine Kiberlain) mette il timido Simon (Vincent Macaigne) in un angolo. Simon è sposato, Charlotte no, finiscono a letto dopo aver stretto un patto: vietato affezionarsi, innamorarsi o imbarcarsi in una relazione. La cosa deve rimanere passeggera. Gli spettatori, che non sono nati ieri, capiscono subito come andranno a finire le cose. E forse lo sanno anche i due protagonisti. Ma guai a dirlo: il fascino della storia sarebbe polverizzato. Emmanuel Mourel, aiutato da una perfetta accoppiata di attori, ha raggiunto una sintesi quasi miracolosa: una commedia struggente perché racconta la bellezza di amori che sarebbero potuti diventare qualcosa di più, ma che forse è meglio di no, non pensiamoci più.
Jean-Baptiste Morain, Les Inrockuptibles

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Questo articolo è uscito sul numero 1499 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati