I computer quantistici potrebbero diventare presto realtà, ma ci sono dei problemi da risolvere prima che possano essere messi in commercio. I ricercatori di Google Quantum Ai hanno sviluppato un metodo che permette di costruire macchine più grandi riducendo il tasso di errore. A differenza dei computer tradizionali, in cui la singola unità, o bit, può avere valore zero o uno, nei computer quantistici il qubit (il bit quantistico) può assumere, per semplificare, più valori simultaneamente. Qualche tempo fa i ricercatori avevano dimostrato che un chip di qubit, Sycamore, è in grado di fare calcoli che sarebbero troppo lunghi per un computer tradizionale. Il passo successivo era trovare un sistema per correggere gli errori dei qubit. I ricercatori l’hanno fatto, passando da un tasso di errore del 3,028 per cento con 17 qubit al 2,914 per cento con 49 qubit. La riduzione è lieve, ma dimostra che il metodo è corretto e può essere usato su scala più ampia. Ma per passare a 71 qubit bisognerà migliorare l’hardware. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1501 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati