◆ Estrarre idrogeno dal sottosuolo e usarlo al posto del petrolio e del gas naturale sembra possibile. L’idrogeno diventerebbe il carburante per le auto e i veicoli pesanti, e potrebbe soddisfare il fabbisogno energetico del settore industriale. L’idea non è nuova, ma è stata rilanciata da uno studio dell’agenzia statunitense Geological survey (Usgs), presentato a una conferenza della Geological society of America. I ricercatori stimano che il sottosuolo contenga più idrogeno di quanto si pensasse, probabilmente decine di milioni di megatonnellate, scrive New Scientist. Si troverebbe in depositi stabili, che possono essere sfruttati.
Finora l’idea prevalente era di produrre l’idrogeno, ma non sempre sarebbe sostenibile o conveniente. All’idrogeno è assegnato un determinato colore a seconda delle modalità di produzione, spiega Science. L’idrogeno grigio è quello prodotto a partire dai combustibili fossili, con rilascio di gas a effetto serra. Poi ci sono l’idrogeno blu, prodotto catturando l’anidride carbonica, e quello verde, prodotto usando l’energia da fonti rinnovabili, che però è molto costoso.
L’idrogeno d’oro, com’è stato definito quello da estrarre, dovrebbe essere molto più economico e potrebbe aiutare a contrastare la crisi climatica. Inoltre, le riserve si riformerebbero in un tempo relativamente breve grazie all’interazione tra l’acqua e alcune rocce ricche di ferro. New Scientist ricorda però che nessuna grande azienda si è ancora impegnata nel settore.
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Questo articolo è uscito sul numero 1503 di Internazionale, a pagina 106. Compra questo numero | Abbonati