Le alghe che infestano le spiagge messicane
◆ In riferimento all’articolo sulle alghe che si riversano sulle coste del Messico (Internazionale 1506), vorrei condividere una riflessione. Un problema ambientale va affrontato tenendo conto dell’aspetto ecologico, economico e sociale. La crisi climatica ci insegna che pensare a come limitare i danni provocati dalle attività umane, trascurando le cause originarie, non è né efficace né sostenibile. Non ci si può focalizzare quasi esclusivamente sul danno economico che il sargasso provoca all’industria turistica o sull’eventuale profitto che si può ricavare dalla sua raccolta e riuso. Bisognerebbe approfondire le conseguenze ambientali di un’eventuale raccolta dei sargassi in mare aperto, in particolar modo se questa attività coinvolgesse interessi economici di aziende poco sensibili all’impatto antropico sugli ecosistemi.
Sandro Picone
Un treno nella notte
◆ A proposito dell’articolo che racconta come in Europa stanno aumentando le persone che scelgono di viaggiare in treno invece che in aereo (Internazionale 1506), penso che sia la riprova che la crescita infinita è un ossimoro. Dobbiamo fermarci un po’ e ripensare. I ritmi imposti alle masse vanno oltre l’umano. Non sono sostenibili né dagli uomini né dalla Terra.
Fulvio Arricchiello
La foresta dei morti senza nome
◆ Era il novembre del 2021 quando Internazionale 1436 dedicò la copertina al nuovo muro d’Europa, ma poi l’invasione russa ha fatto calare il silenzio sui migranti tra Polonia e Bielorussa. Ora, come scrive la giornalista Katarzyna Przyborska (Internazionale 1506), i boschi ai confini del paese sono pieni di cadaveri, come i nostri mari. E non dovrebbe sorprenderci che questa sia la sorte di chi viene lasciato al freddo senza adeguati strumenti di protezione e sostentamento, lo stesso destino di chi tenta di sfidare la forza delle onde a bordo di bagnarole. La giornalista osserva
che perfino a immagini del genere ci si può abituare, e
rivolgendosi ai propri connazionali si domanda: capiranno che tutto ciò è la conseguenza delle scelte disumane del loro governo? Riflessioni applicabili all’intera Unione europea. Sarà per questo che da allora la notte continuo ad accendere una luce verde fuori dalla
finestra.
Daniele Baldisserri
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Questo articolo è uscito sul numero 1507 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati